Il Dipartimento di Stato ha ordinato alle famiglie del personale dell’ambasciata americana in Ucraina di iniziare a evacuare il paese entro lunedì, cosi hanno riferito i funzionari statunitensi. La prossima settimana, il Dipartimento di Stato dovrebbe anche incoraggiare gli americani a iniziare a lasciare l’Ucraina con voli commerciali, “intanto che gli stessi sono ancora disponibili”.
Mosca ha ammassato decine di migliaia di soldati al confine con l’Ucraina, facendo temere un’invasione. Nella tarda notte di venerdì, l’ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina ha annunciato che il primo carico di munizioni era arrivato come indicato dal presidente Biden.
Funzionari statunitensi affermano che le munizioni per armi leggere costituiscono la maggior parte dei 100.000 chili di ciò che il Dipartimento di Stato chiama “aiuti letali” necessari ai soldati ucraini in prima linea. Sempre gli stessi funzionari hanno anche detto che i missili anticarro Javelin dovrebbero arrivare all’inizio della prossima settimana dagli stati baltici e dalle scorte militari statunitensi.
Aerei da combattimento russi avanzati sono arrivati in Bielorussia, a nord dell’Ucraina. Il Pentagono teme che la capitale dell’Ucraina sia “ora nel mirino”. L’Occidente ha respinto le principali richieste di Mosca: cioè la promessa da parte della NATO che l’Ucraina non sarà mai aggiunta come membro, che nessuna arma dell’alleanza sarà dispiegata vicino ai confini russi e che ritirerà le sue forze dall’Europa centrale e orientale.
Il governo degli Stati Uniti ha in programma di spostare “una tonnellata” di armi e munizioni in Ucraina nei prossimi giorni, affermano i funzionari.
I colloqui tra Blinken e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov venerdì non hanno prodotto nessuna novità, sebbene entrambe le parti abbiano concordato di continuare a negoziare diplomaticamente. I due diplomatici parleranno di nuovo dopo che gli Stati Uniti avranno inviato una risposta formale alle richieste russe la prossima settimana.