Questa mattina l’amministrazione Comunale di Reggio Calabria ha opposto il più bieco ostruzionismo alla partecipazione dei cittadini al consiglio comunale aperto previsto per oggi. Le restrizioni covid oggigiorno giustificano tutto, anche la strumentale volontà di svuotare l’aula facendo credere a chi funge da spettatore passivo che della vicenda dei brogli elettorali e della prossima devastazione di Piazza De Nava non importi nulla a nessuno. Nonostante fossi prenotata per intervenire, e di certo non avrei abbandonato l’aula, ho dovuto rinunciare perché ancora positiva al covid. Certamente in una città sventrata da politiche clientelari e del personale tornaconto è già un miracolo che ci sia ancora un folto numero di cittadini pronti a denunciare certe malefatte. Questa forma di resistenza disturba una maggioranza di mediocri oramai a ruota libera avallata da un’opposizione inesistente di cui Massimo Ripepi rimane l’unica voce fuori dal coro.
Il signor f.f. si affanna a sottolineare la differenza tra tra consiglio comunale aperto e assemblea pubblica: evidente che Brunetti ha studiato. Allora, lo invitiamo a fare ripetizioni approfondite anche di quel codice etico per la buona politica approvato dall’Amministrazione Comunale con seduta straordinaria il 14 giugno 2016, divenendo a tutti gli effetti vincolante per la vita amministrativa dell’Ente.
Non vorrà farci credere Brunetti che l’atto provocatorio di Ripepi di stracciare copia del codice in aula sia più oltraggioso di chi invece lo ha prima adattato alla propria politica di favori e poi trasformato in carta igienica per contenere i bisogni di un sindaco condannato e sospeso che ha trattato la cosa pubblica come fosse casa propria….
Oggi quel codice impone proprio al sindaco f.f. di fare tutto ciò che è in suo potere per ottenere le dimissioni di Falcomatà, il quale non è assolutamente al di sopra della legge nonostante lui ostenti certe simpatie internamente alla magistratura reggina.
Non faccia il paravento Brunetti, ci dica perché non chiede le dimissioni di Falcomatà di cui è chiaramente giocattolo telecomandato.
Risponda Brunetti ai reggini con trasparenza: esistono doppi standard ???
Tanto per le dimissioni, per le graduatorie di idoneità, per le costituzioni di parte civile???
La città stuprata senza onore ne vergogna da una banda di incapaci il cui disgustoso consociativismo rispecchia quello dei loro partiti nazionali che siamo costretti a subire.
Quale investitore internazionale potrebbe mai immaginare di venire a portare ricchezza autentica in un posto in cui non esiste ne etica ne trasparenza? Chi garantirebbe a questi milionari politiche tese al potenziamento del territorio??? O gli investimenti possibili sono solo gli squallidi blocchi di cemento previsti da certi progetti di coloro che un giorno minacciano la rivoluzione in piazza e il giorno dopo sembrano aver perso la parola???
Invitiamo i somari a documentarsi e attraverso la ricostruzione storica delle bellezze di questa cittadina avviare progetti che ne conservino l’essenza non che la stravolgano. Questo movimento si opporrà a qualsiasi progetto che non sia in linea con lo spirito liberty della città e con l’impatto che questo ha con il territorio.