Il presidente Joe Biden ha acceso una vera e propria frenesia sui social media lo scorso venerdì. La sua dichiarazione estremamente affettuosa nei confronti della tanto contestata vicepresidente Kamala Harris è stata al centro di migliaia di commenti di disappunto.
“Ciao Kamala, ti amo”, ha detto Biden roboticamente al suo VP, mentre i due partecipavano ad una riunione virtuale del Comitato Nazionale Democratico. “Mi guardi sempre le spalle. Sei davvero fantastica. Sei il miglior partner che potessi immaginare”.
“Sì”, risponde Kamala Harris goffamente.
“Che squadra”, ha detto la direzione dei democratici. Ma Twitter è esploso con disprezzo per questo scambio considerato inappropriato e poco autentico.
“Selvaggiamente inquietante e oltre il falso”, ha twittato @LawyerNY.
“Schifoso. Falso e disgustoso”, ha pubblicato su Twitter @GinnyGinny_1.
“Nauseante”, ha scritto @Warriors_Mom.
Le osservazioni del presidente sembravano destinate a rafforzare il sostegno per Harris, che ha subito dissenso interno nel suo ufficio, numerose gaffe legate a pubbliche relazioni e indici di approvazione storicamente bassi nelle ultime settimane e mesi.
La vicepresidente, un ex senatore della California, gode solo di una scarsa percentuale pari al 39% degli elettoti registrati, secondo un sondaggio pubblicato questa settimana dal Los Angeles Times. La sua percentuale di disapprovazione è del 53%.
Il suo indice di gradimento è di 10 punti inferiore rispetto a quello del suo predecessore, Mike Pence, nello stesso periodo, cioè a un anno dall’inizio dell’amministrazione Trump; e un sorprendente 55 punti in meno rispetto alle valutazioni di approvazione di Dick Cheney allo stesso punto nell’amministrazione di George W. Bush, quattro mesi dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre. Crolla il mito della prima VP donna, di colore, di estrazione asiatica. Kamala Harris ha deluso tutti, persino quelli che hanno votato per Biden per supportare la sua candidatura. Le sue ripetute assenze, la mancanza di iniziativa, di mordente, di voglia di risolvere i problemi degli americani oggi le causano degli indici di gradimento talmente bassi da far immaginare che non sarà lei la scelta presidenziale dei democratici nel 2024 qualora Biden (chiaramente) si ritirerà dalla corsa.